Originariamente inviata da
magolfa
Mi riallaccio al discorso di Kaj, che mi trova completamente d'accordo, per sottolineare quanto segue.
Se vado in banca e voglio fare un investimento, grande o piccolo che sia, la banca è obbligata, per legge, a sottopormi a un questionario per individuare quali siano le mie competenze in materia economica e di conseguenza i rischi che sono in grado di valutare.
Se compro un gratta e vinci, spulciando nel web, riesco a sapere le probabilità - irrisorie - di trovare un biglietto vincente.
Se vado al casinò e gioco alla roulette, sono in grado di prevedere che le uscite del rosso e del nero, su un numero significativo di giocate, sono più o meno le stesse e che se c'è un grosso scostamento, beh, ci sono ottime probabilità che la roulette sia truccata.
Ora non riesco a capire perché, su una slot machine come l'Excelsior, non vengano rese pubbliche le probabilità che ha un giocatore di vincere una delle ricette. Sui forum stranieri leggo di persone che hanno speso fior di quattrini per comprare cristalli e che sono rimaste a bocca asciutta dopo più di sessanta tentativi.
Come in qualunque gioco d'azzardo, perché di questo si tratta, ci sono dei giocatori che vincono al primo colpo, che servono a dare l'illusione che si tratti di un'impresa facile e qualcosina viene dato pure gratis, ma il vero scopo è che i giocatori "sfortunati", pur di aggiudicarsi la magica ricetta, caccino euro sonanti.
Per carità, la UBI non è un ente di beneficenza e ha più che il diritto di guadagnare sul suo lavoro, ma il tutto deve essere gestito con una trasparenza che in questo caso è del tutto assente.
Se so che la percentuale di uscita di una ricetta è, mettiamo, del 2% sarò meno propenso a spenderci sopra dei quattrini, mentre se mi dicono che è del 10% magari ci posso fare un pensierino. Perché sono in grado di valutare il rischio.
Non rendere note queste percentuali, chieste più e più volte nei forum stranieri e sempre ignorate, rende opaco il rapporto con i giocatori. Si pretende correttezza nel gioco? Perfetto, ma che sia da entrambe le parti.